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La Zona Avvelenata

 Prendi il Largo-Lecce, la webzine meno letta in Qatar, questo weekend collabora alla realizzazione del cortometraggio La Zona Avvelenata di Michele Alberto Chironi e Danilo Quibrino,su idea di Francesco Chironi e Michele Alberto Chironi vincitore del Festival del Cinema Europeo 2014.
Il nostro inviato in Salento, infiltrato nello staff degli attrezzisti, cercherà di strappare qualche sfizioseria riguardo a tutto il mondo che orbita alle spalle di una macchina da presa, in questa afosa terra dove tutto sembra stagnante, ma i GGGGiovani non ci stanno a vedere un futuro rilegato all'industria turistica. Abbiamo incontrato Michele Alberto a Lecce, un ragazzetto dal sorriso buono che in vita sua ha fatto a botte solo una volta da piccolo, picchiando un bambino che aveva ucciso un porcospino. Dopo aver visto i suoi lavori precedenti siamo rimasti colpiti dall'influenza Lynchiana, dall'uso sperimentale del focus e delle inquadrature, dai movimenti di camera un pò alla cazzo di cane e abbiamo approfondito un pò la cosa.

CHI siete e che minchia volete?
Siamo tre studenti laureati in Scenografia e un Sociologo,da anni lavoriamo nel settore scenografico e nella realizzazione di cortometraggi, documentari e videoclip a basso budget. Per finanziare questo progetto abbiamo tentato la via del Crowdfounding tramite Indiegogo, ma alla fine si è rivelata molto più efficace la classica raccolta fondi in stile lotteria, delegando mio nonno a vendere biglietti agli amici della piazza.

Cos'è LA ZONA AVVELENATA e come nasce?
Si tratta di un corto d’azione cosparso di luci e flashback. Azioni che potrebbero rivelarsi frutto di caotiche quanto inutili rivelazioni. Il nostro primo riferimento cinematografico è stato il film The dead zone (La zona morta) di D. Cronemberg del 1983, il titolo di questa pellicola ci ha riportato all’immagine dei cartelli “zona avvelenata” che si trovano spesso nei terreni coltivati. Questa idea è nata circa due anni fa, quando perlustravamo e documentavamo edifici e location abbandonate. Nasce attraverso scenografie preesistenti. Foto, immagini, flash, emozioni, odori, suoni, paure avute durante le scorribande alla ricerca di location per i nostri corti.

Le Riprese si terranno durante le tre notti del prossimo weekend e PIL Lecce starà li a montare binari e spingere carrelli.

per darvi un idea vi rimandiamo al trailer promozionale del cortometraggio.

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