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8 recensioni flash

Otto album del 2014 che ci sono piaciuti

Di Benito Carrozza

Band Bunker Club – Musica per Cefalopodi e Colombi Selvatici

Il loro “debito artistico” con CCCP/CSI è tanto evidente quanto nobile, ma grazie ai synth di Nucara ed ai testi di Casabianca riescono a districarsi tra un eredità pesante e venature new wave coraggiose ma riuscite.

Cibo – Incredibile

Avrebbero fatto meglio ad intitolare l’album come il singolo e video “Violenza”, perché è quella che scaturisce dal quintetto torinese lungo il corso dei ben quindici pezzi del disco, ed è quella da godersi nei loro live feroci.

Il Pan del Diavolo – FolckRockaBoom

Il Pan del Diavolo dopo il vibrante esordio dei primi lavori sembrava aver perso quella ruvidezza che li distingueva, con quest’ultimo album sono riusciti a trovare una quadratura convincente senza rinnegare anche lavori meno riusciti.

Pierpaolo Capovilla – Obtorto Collo

Il debutto da solista del frontman de Il Teatro degli Orrori e One Dimensional Man vive di contraddizioni, si passa da tracce con un atmosfera cupa tra il lirico ed il musicale ad altre dove l’eccessiva linearità di pezzi e suoni lascia una strana sensazione.

Uochi Toki + Nadja – Cystema Solari

Se già riuscire a recensire gli Uochi Toki è compito arduo quando non impossibile, ascoltare un loro lavoro assieme al drone-duo canadese Nadja diventa tanto impegnativo quanto leggere un testo di ingegneria aerospaziale, ma anche altrettanto affascinante e immenso.

Paolo Conte – Snob

Un altro lavoro impeccabile per il cantautore astigiano, una conchiglia che nasconde dentro di sé tante perle, incorniciate da un filo rosso che unisce tratti estremamente differenti all’interno dello stesso quadro.

Bud Spencer Blues Explosion – BSB3

In studio il power duo non aveva mai pienamente convinto, ma con questo LP sono finalmente riusciti a ricreare le atmosfere live, fatte di sudore e distorsioni sporche. Uochi Toki + Nadja – Cystema Solari Se già riuscire a recensire gli Uochi Toki è compito arduo quando non impossibile, ascoltare un loro lavoro assieme al drone-duo canadese Nadja diventa tanto impegnativo quanto leggere un testo di ingegneria aerospaziale, ma anche altrettanto affascinante e immenso.

Fast Animals and Slow Kids – Alaska

Rimandiamo a giudizio il quartetto Perugino, dopo il vibrante “Hybris” ai FASK non riesce l’arduo compito di sfornare un altro album con la stessa carica vitale, si limitano a svolgere il compitino tirando fuori un “Hybris – parte II”, che rassicura ma al contempo non aggiunge nulla di nuovo.

 

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