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PIL a Vienna

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Da un po di tempo sui giornali gira voce che Vienna sia la città più vivibile d'Europa, nello specifico si trova al primo posto secondo Mercer Group e arriva seconda nel ranking dell’Economist.
Pertanto il nostro inviato si è finto malato al lavoro per far visita alla sede Austriaca di PIL a Vienna per verificare.

Prima di tutto già dall'aereo abbiamo capito che le austriache si caratterizzano per gambe lunghissime, nasi triangolari e perchè se le fissi negli occhi non distolgono lo sguardo.

Il nostro cicerone in questi giorni è stato il dottor Wieser, noto dietologo carinziano, che alla frase: "Ah Wieser, nun ce ne frega 'n cazzo de Mozart, portace a magna e beve" ci ha indirizzati alla Gastwirtschaft Blauensteiner dove c'era la cameriera un pò bona un po rozza che ti serviva Schnitzel e birra Hubertus (che secondo me è Jägermeister, ma alla fine pare che sant'Uberto era tipo il protettore dei cacciatori)


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Dettaglio importante: sotto una certa metratura nei locali il proprietario può decidere che si può fumare all'interno, praticamente si fumava ovunque, dai bar alle discoteche.

Egualmente si può sbevacchiare birra ovunque, per strada come sui mezzi pubblici (in inghilterra la multa ammonta a 500£)

I tornelli di ingresso della metro: non esistono, peggio di Roma 5 anni fa, vanno a fiducia, chiaramente noi non si è pagato una sega.
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A giudicare dall'andazzo rilassato delle performance musicali del Prater si intuisce che gli austriaci sono tipo i cugini scialli dei tedeschi, ovvero c'è sto pratone gigantesco (e un pò afoso, perchè faceva un caldo boia) con piccole alcove in cui si performavano DJ di musica Kraut-elettronica mentre gli astanti sbevacchiavano e fumavano sigarette di Marijuana, il tutto con un filtro vagamente retrò.
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Altra figata è il parco giochi perenne, dove tutti ricorderanno il monologo di Orson Welles ne Il Terzo Uomo (ma che vve ricordate, a mmerde 'gnoranti)
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Il Roxy Club, dove siamo stati adescati da un pappone che ci ha detto che berlino è bella, ma a vienna si guadagna meglio (presumibilmente a papponare), ricordiamo che nel locale passavano anche gli Knife e i Daft Punk dei primi anni.
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Altri posti fighetti-intellettualoidi: il cinema-bar Schikanederbe10586bd78c9f8d3436680bef5275a240b7a7
dove tuttora si performano proiezioni, retrospettive, e ci sono delle sdraio nella vetrina20110129.
Il luogo dove hanno inventato la sacher-torte, che poi a me non piace, ma non ditelo a Nanni Moretti. E qui il signor Ponch, di PIL Milano, mi ha fatto notare che i clienti erano quasi tutti asiatici. Le cameriere erano vestite come delle badanti maiale a prescindere dall'età.
Vienna - Morgen SterneIl Morgenstern, dove un gruppo di tamarri ci hanno fatto il culo a tarallo a calcio balilla, ci hanno friculati senza soluzione di continuità per tutta la notte e in tutte le salse.
wpid-2012 10 19 vienna 0027 8 naschmarktIl Mercato/Naschmarkt: guardare i cartelli sulle vivande permette di imparare come si chiamano le cose, si è sviluppato anche un franchising di fast food a base di pesce, che mi sembra una idea controversa ma brillante.

Il Volks garten Pavillon: se per una sera non avete voglia di portarvi a casa prede facili, balordone e alcolizzate, qui si trova le cosiddette fighe

diffidate dalle discoteche dei murazzi viennesi.

Il sexy shop dove abbiamo scoperto che esiste un attore che pare un camionista se non fosse che ha la vagina (in realtà si chiama Buck Angel ed è-era una donna)

O che esistono le riproduzioni in lattice dei culi degli attori omosessuali.

Il Cibo:
per qualche balordo motivo gli austriaci si fanno servire un bicchiere d'acqua per diluire il vino bianco o la birra, forse perchè sono pulciari, forse perchè così possono struppiarsi per ore e ore, cmq una caraffa di vino bianco con acqua a parte 15 euro in una fraschetta (Heuriger) sui colli...ma stiamo impazzendo?heuriger_vci.jpg

L'horse radisH, il rafano, il wasabi, - che in Austria come in certe parti del Settentrione lo chiamano Kren insomma ce lo mettono su tutti i salumi, ed è ottimo

I panini (che chiamano semen [in realtà semmeln], con mio sommo sbigottimento) e le selezioni in genere di affettati e formaggi o affettati con dentro formaggi  (Käsekrainer, detta “Eitrige” ovvero “la purulenta”), poi sanguinacci, salsiccie molto serie e in genere maiale in tutti i possibili fenotipi
.
Le bancarelle di Wurstel praticamente ovunque, dove però una salsiccia con mezzo litro di birra viene 6 euro (seconda fregatura alimentare dopo il vino bianco)

personalmente ricordo con una lacrima il panino con la lingua di mucca e carciofi!! (delicatissimo)

Golossario:
Le uniche parole che sapevamo o che abbiamo imparato in austriaco/tedesco

-Haltestelle = Fermata
-Baustelle = Cantiere
-Bauhaus = Architettura
-Holz vor der Hütte = legna fuori dalla baita (ovvero averci le puppe grosse)
-Und der Rest ist Österreich = originalmente pronunciata da Clemenceau  “L'Autriche, c'est le reste” questo per sottolineare che attualmente l'Austria è solo l'ombra dell'impero che fu.
-Unter hundert Gramm mach ich’s nicht = Sotto i cento grammi non la faccio (scritto sulla tazza del cesso di Wieser)
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N.B.
il buco di scarico si trova nella posizione opposta, perchè agli austriaci piace guardare le proprie feci, solo che questo mi ha fatto vivere nell'ansia che si creasse una colonna delle suddette tra la ceramica e il mio sedere.

Bilancio:
Posto che tuttora devo dire che Vienna non sembra Vienna, è più larga, più calda e d'estate c'è poca gente, tanto che ho sospettato che fossero comparse pagate da Wieser (come spiegarsi altrimenti la donna coi capelli rossi che spingeva il passeggino, incontrata due volte in due posti completamente diversi della città)

Ad ogni modo mi è sembrato che il livello medio della gente fosse più alto, mi spiego, anche se fanno gli alternativi vintage o i fricchettoni, o si atteggiano a hipster "before it was mainstream", sembra tutta gente con una certa istruzione, meno scemi di quello che mi appaiono gli italiani, gli inglesi e gli spagnoli (stiamo generalizzando per comodità, grazie al cielo posso annoverare amicizie di indiscutibile ingengno in ciascuno dei seguenti Paesi).

Perciò nel dubbio mi sono andato a guardare anche qui su suggerimento del signor Wieser le statistiche dell'OCSE e il better life index, scoprendo di fatto che in termini di Istruzione sono superiori a Inghilterra, Spagna e Francia... e chiaramente anche all'Italia.

Però sono troppo biondi.

E infine la fine:
senza alcuna pertinenza ecco i due video/tormentoni che maggiormente hanno caratterizzato questo soggiorno

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