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Roma: a San Lorenzo si spaccia come a Baltimora

san-lorenzo1.gifIl quartiere di San Lorenzo per la sua vicinanza con l'università la sapienza è prevalentemente abitato da studenti, è pieno di circoli arci e sembra una piccola Bologna sessantottina.

Qualche giorno fa su RomaToday, Marilena, del comitato di via degli Ausoni, denunciava il degrado raggiunto nel quartiere, coi pakistani senza licenza che vendono birra fino alle 5 di mattina (ingiusto verso gli onesti artigiani e venditori) e gli spacciatori che spadroneggiano in piazza, incentivando i disordini, le risse, il vomito, il bivacco, gli schiamazzi, a danno dei non studenti e dei non balordi che egualmente hanno diritto a vivere nel quartiere.
Nello specifico la disputa è tra i pusher che vogliono spacciare nei centri sociali e questi ultimi, nello specifico il civico 32 di via dei Volsci, che non ci stanno, e da li botte da orbi.

Ora, dato che di recente siamo in fissa con la serie tv THE WIRE ambientata nei quartieri di spaccio di Baltimora e visto che sti articoli alla Lucignolo 2.0 tirano lettori come le mosche sulla m...iele.
Insomma siamo andati a San Lorenzo a verificare.
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Arriviamo in scooter davanti a Piazza dell'Immacolata e col freddo gli unici in strada erano gli spacciatori extra comunitari che con un notevole professionalità avvicinavano e servano in quattro e quattrotto gli avventori.
In maniera abbastanza organizzata ci sono le civette che ti indirizzano dal capo, che ti indirizza presso quello che ti da l'erba, e i soldi li dai a un altro tizio ancora (nessun clima di tensione, anzi tutti tranquilli, a dire la verità).

La cosa mi fa una certa impressione perchè di solito si trova tanta gente in strada e la cosa appare meno spudorata.
 
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Un onesto criminale, anni fa, mi disse che a Roma, come d'ovunque, se stai al posto tuo nè le guardie ne i rivali hanno motivo di creare disordine.

Da che mondo e mondo,ogni città che si rispetti deve poter garantire beni, vizi e servizi 24/7, esclusa l'inghilterra dove non ci sono i distributori automatici per le sigarette, di solito questo servizio viene svolto illegalmente dagli immigrati, per la gioia di grandi e piccini.
Mi pare il naturale passo evolutivo di Roma verso l'internazionalizzazione coatta (nell'accezione cogente del termine).

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Proposta
Visto che alla fine pure Marilena e gli abitanti di San Lorenzo torto torto non ce l'hanno, PIL propone di istituire dei piani di compensazione per chi adotta a distanza uno spacciatore. Venite pure a spacciare nella zona della nostra sede all'Alberone, in cambio però il comune ci abbassa il biglietto dei mezzi a 1€. Perchè a tutto si trova rimedio e bisognerebbe piuttosto arginare la violenza che i nostri figli apprendono da giochi quali GTAV o BattleField 4.

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