Free Lamps
Recensione del live al Cafè dei Napoli
Di Tommaso Barone
Nell'elegante cornice del Café dei Napoli di Alliste, in una piazza municipio che non ci si aspetta di vedere , per via delle tracce di modertintà non riscontrabili ovunque, ecco che in una bella serata come quella del 9 Settembre scorso riecheggia la musica di un quartetto d'eccezione: i Free Lamps. Progetto misicale che vede una vocalist dal look tutto suo ma però mai quanto la sua voce e il suo modo di usarla: Shary Antonaci ha la capacità e la padronanza di se stessa a tal punto da prendere un brano ormai standardizzato, come "Via con me" di P. Conte, e crearci intorno un vestito che solo chi se lo cuce addosso lo può indossare con sicurezza, eleganza e portamento; una voce che ci si aspetta di trovare se si è alla ricerca di qualcosa di diverso, di unico e, perchè no, di trascinante, c'è chi usa il look per sopperire a carenze artistiche e chi invece ha il suo non tanto addosso ma nelle corde vocali. E torno a scrivere che sto parlando di Shary Antonaci.
Il migliore Fernando Fattizzo lo abbiamo incontrato nell'occasione, un pianista che non smentisce mai la sua capacità non solo di fare musica ma di crearla al momento, a dimostrazione che c'è qualcuno in grado di confutare la tesi e l'ipotesi di matematici inutili alla comunità sul fatto che ormai le combinazioni possibili delle note si sono esaurite e si va quindi esauredo la capacità compositiva; basta ascoltarlo per capire come mai Fernando sia stato uno dei fondatori di tante produzioni di successo e di ricercata bellezza artistica... e Walter Santoro ne sa qualcosa.
Le bacchette sono quelle di Massimiliano Ingrosso che forte della sua arte è il metronomo vivente di qesto Salento che dovrebbe riscoprire i suoi talenti: un vero cuore pulsante, è il notaio dei Free lamps, nel senso che nelle sue pagine ritmiche , con un fill o semplicemente suonando con cuore e con quel sorriso, mette la sua firma. I batteristi sanno esattamente che sto parlando di quel Massimiliano che ti fa dimenticare di avere una sigaretta accesa tra le mani, che ti isola dal mondo con i suoi assoli , che ti fa credere di essere al cospetto di uno dei migliori batteristi italiani; ma poi ci si riprende e ci si rende conto che si è davero al cospetto di uno di questi
Luca Mastroleo è il decoratore del quadro di cui sopra, il pifferaio magico che con il suo ottone mette tutti in fila e ci fa entrare nel mondo magico del suono inconfondibile del suo sax, ottimi gli spunti creativi e il suo modo di suonare dà l'idea della libertà, lontano da quegli obbligati che un "crudele" spartito impone; insomma, un musicista che col suo carisma e con la sua tecnica sa stare al suo posto , e il suo è sempre il posto giusto al momento giusto.
Il concerto dei Free lamps non ha scaletta ma scorre da solo; interessante quanto simpatico l'inizio, quando i musicisti hanno cominciato a seguire un funk che era in diffusione nell'impianto del locale, per poi fare di quel momento una intro che ti fa battere le mani con il sorriso sulle labbra: brani di artisti molto diversi tra loro, da Via con me di Paolo Conte a Waves of love , dalla sempre presente Amy Winehouse alla sua ombra italiana Nina Zilli, la delicatezza del pop dei Simply red a quello swing che parte quando meno te lo aspetti, facendoti ricordare i capolavori di Sergio Caputo battendo le mani a tempo. Un concerto che si ascolta volentieri, di quelli che purtroppo stanno diventando merce rara, che si compra nelle gioiellerie musicali e non al mercato delle cover band o peggio ancora tribute band; ci vuole poco a riportare nei locali ottima musica quando si hanno le carte per farlo: basta "ragionare" con il cuore e non con le bollette, fornitori, tasse e spese come fanno i gestori dei locali... ma forse anche loro hanno ragione.
Tornando al concerto dico che è semplicemente bello vedere come canzoni diverse tra loro siano in realtà simili nello stile ( e non parlo dei ritmi ) di Shary,che ha saputo amalgamare il tutto un un turbine di arte e personalità.
Nessuna critica negativa ma solo inviti a essere più presenti sui media, sui social, non lasciare che sembri solo una serata ma creare l'evento, perchè si hanno le credenziali per poterlo fare, che non sia un semplice caso trovarsi ad un loro concerto ma ci si organizzi per ascoltarli al meglio e piu' spesso. Pensate che abbia scritto troppe lodi? Free Lamps in concerto, quando vedete questo invito, accettatelo e vi troverete traghettati nella terra della musica vera, dello spettacolo, e perchè no della posibilità di stringere la mano a delle belle persone. I FREE LAMP.